Organizzata dalla Akademia de i Sbandai si è tenuta domenica 15 aprile 2007 all’Hotel Ambasciatori - Corso del Popolo, 221 Mestre - Venezia I premiati per il 2007 sono stati: CECCONI RAFFAELE (ZARA) LETTERATURA DISSERA BRAGADIN GIORGIO (VENEZIA) STORIA GRIS MARIO (FELTRE) CULTURA MARCHIODI ALBERTO (ARCO) MITTELEUROPA PENZO SANDRO (CHIOGGIA) SCULTURA PERLASCA FRANCO (PADOVA) SOLIDARIETA' STECCHINA LUCIANO (CORMONS) TRADIZIONI ALESSANDRO CUK (FIUME) EDITORIA ENRICO SOPELSA (VENEZIA) ARCHITETTURA L’omaggio alla donna per il 2007 è stato...

C'era a Pola una corsa di corriere che attraversava tutta la città e aveva come capolinee: San Policarpo e Siana. Il rione San Policarpo si trova più su della Chiesa della Madonna del Mare, più su della scuola elementare Alessandro Manzoni e del Cimitero della Marina dove, sotto un enorme pietra tombale, avevano riposato le spoglia del nostro Nazario Sauro; poi si arrivava al capolinea dove si scendeva e si proseguiva per andare a Valcane o a Stoia. Dell'altro capolinea - il nostro meraviglioso bosco Siana - si è sempre tanto parlato,...

Esiste nella fantasia mia, come in un sogno, tra cielo, verde, mare ed attraversata da odorosa aria, l’Arena mia! VITTORIA CANDONI CHERSI

- foto Dalma Stella Bresolin Dalmina Stella nasce a Pola il 21 settembre del 1923 da genitori di origine venete e friulane. Sin dalla tenera età evidenzia un particolare talento per le arti figurative ed a soli 14 anni vince il primo premio alle Agonali Regionali di Disegno. Diplomatasi “ragioniere” vorrebbe frequentare l'Accademia delle Belle Arti a Venezia, ma ne è impedita a causa della guerra; viene quindi assunta dalla Prefettura di Pola presso l'Ufficio della Ragioneria. Dopo l'infausto Trattato di Pace la sua famiglia decide di...

Sipresenta in una veste tipografica elegante, questo nuovo lavoro di Sereno Detoni uscito per i tipi della Libreria Editrice Vaticana, e il contenuto non delude. L'autore non ha bisogno di grandi presentazioni: è certo noto ai nostri lettori per aver dato alle stampe a suo tempo, per l'IRCI, I proverbi di Dalmazia - Zara, copre attualmente l'incarico di Sovrintendente direttore capo del Ministero per i beni e le attività culturali e i tanti che lo conoscono personalmente ne apprezzano l'entusiasmo e la passione che pervadono con intelligenza...

Sono stati molti i testimoni che, negli ultimi tre anni, hanno rilasciato interviste e personali testimonianze sul frate questuante che, nell'agosto 1944, arrivò a Cittadella (PD) in cerca di un “rifugio” per alcuni frati rimasti senza i loro conventi a causa dei molteplici bombardamenti che li resero inagibili. Tutti coloro che abbiamo incontrato desideravano raccontare di lui: di fra Dionisio che, con l'aiuto della popolazione Cittadellese, poté rendere abitabile l'antico convento di Borgo Treviso ed aiutare i numerosi poveri del paese e...

foto È uscito recentemente il volume Testimonianze pittoriche dell'Istria veneta (pp. 207 - ed. Alcione - Venezia) di Pina Ferro Mosca. Un testo introduttivo ad ogni capitolo apre con una sintesi gli avvenimenti storico - artistici che hanno grandemente influito sulla vita dei singoli centri abitati istriani. Nei capitoli L'Istria occidentale, La valle del Quieto, Il vallone di Canfanaro e la Contea di Pisino, La valle dell'Arsa, l'autrice illustra i più importanti e significativi lavori pittorici che si trovano un po' ovunque nei Palazzi e...

Nel quindicesimo anniversario della morte del loro indimenticabile papà GIUSEPPE RUDE, i figli MARIO, GRAZIA e LAURA lo ricordano con immutato affetto e devolvono € 100 pro Arena

Riceviamo la lettera della signora Lalla Lana di Rapallo che gentilmente ci manda la preziosa cartolina che l’editore Giovanni Zanetti di Venezia gli dedicò, nel 1907 primo centenario della Nascita di Giuseppe Garibaldi. Sul retro della cartolina, indirizzata alla signorina Clara Zanella a Capodistria, si intravede l’affrancatura con l’effige di Francesco Giuseppe, ma, per ironia della sorte, anche con il bollo della «Lega Nazionale.

L’ultima volta che la bambina la vide fu quel giorno di dicembre quando i «grandi » l’accompagnarono per dare l’estremo saluto a quella Mamma che nel gelo di una stanza, senza nemmeno il calore di due candele accese, pareva dormisse serena, la bocca appena dischiusa che lasciava intravedere lo smalto lucente dei denti. Per la verità la bambina l’aveva perduta già tre anni prima, quando la malattia se l’era portata lontano, dove - le dicevano - che l’aria buona avrebbe ridato la salute alla sua giovane mamma. Ma non è stato così. E da allora...