Scoglio Olivi a Pola nel 1923 -Gino Salvador - foto

foto Al cantiere navale di .Scoglio Olivia, la Nave da guerra spagnola Yajme in riparazione in bacino galleggiante di carenaggio nel luglio del 1923. Fotografia ripresa dall'alto dell 'incastellatura delle grue di servizio alto scalo di costruzione. In secondo piano lo scoglio S. Andrea ove era stato confinato Crispus, figlio dell' imperatore Costantino. Sulla destra dello scoglio si nota parte della cinta fortificata del forte Francesco Giuseppe nascosto tra i pini. Sulla sinistra della rada sono visibili gli impianti della base dei M.A.S. (motoscafi d'assalto) e il molo di Vergarolla con la sezione vela della Pietas Julia. Sulla sinistra dell'albero di maestra della nave, guarda caso, il luogo dove ventitré anni dopo avvenne l'eccidio di quelle povere vittime. Seguendo la configurazione orografica, si staglia netta la lines del Monte Signale e suits sua sommita il forte Musil. Sulla costa dietro lo scoglio S. Andrea si scorgono gli impianti di Fisella e la fabbrica bandiere. La stessa nave fotografata dal lato, mare: il cantiere aveva una dotazione di bacini galleggianti di carenaggio da 22.000. 15.000. 10.000, 8.000 tonnellate ed alcuni anche per minori portate. II bacino galleggiante da 22.000 ton. nell' anno 1934 fu preso a rimorchio da rimorchiatori d' altomare e trasferito alla base navale di Taranto ove tuttora è in servizio per la Marina Militare. II bacino era stato costruito per effettuare riparazioni e carenaggi alle allora dreadnoughts (corazzate) classe Viribus Unitis della I. e R. Marina da Guerra austro-ungarica. Gino Salvador

Dal numero 2965

del 21/12/1996

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