VACANZA INDIMENTICABILE BeIlezze australiane - foto

Didascalie: A Barossa la splendida valle dei vigneti australiani di cui alla corrispondenza Amedeo alle prese con I'amico cammello PARTE QUINTA Siamo ad Uluru, il nomeindigeno per Ayres Rock, l'enorme iceberg roccioso di cui si vede solo la punta monolitica, e che visiteremo tra poco. II centro turistico ha alberghi di prima categoria, super-market, e scuole per la gente che vive e lavora IA. C'e anche un ospedale, l'ufficio della posta, la caserma della polizia e una prigione. Per arrivarci siamo partiti di buon mattino con la corriera a due piani, sistemandoci al secondo piano per avere una vista ampia del paesaggio che ci circondava. Appena fuori dna vedemmo le mongolfiere ad aria calda che veleggiavano serene verso l'atterraggio dove i viaggiatori erano aspettati da una «barbi-Q» e litri di champagne. Volevo andarci anch'io, ma Lidia si era opposta. A destra vedemmo le nuove prigioni di Alice, e pin in la il centro di spionaggio spaziale «Pine Gap» con le installazioni radar rinchiuse in enormi bolle di plastica, trasparenti al le comunicazioni elettroniche ma opache all'occhio umano. Cosa sarebbe la vita nei servizi segreti senza segreti? Ci fermammo ad una fattoria di cammelli, dove salii su uno di questi animali per dar spettacolo della mia puerilità. Salire su un cammello a un po' come essere catapultati in aria. Un momentoi piedi toccano il suolo, subito dopo sono ad un metro e mezzo dalla terra ferma. Questa ascesa avviene in due tempi. L'animale si alza prima sulla gambe anteriori, e poi su quelle posteriori, ruggendo arrabbiato nel frattempo. Ma quando si incammina a come es-sere in una culla. Sbanda leggermente in tune le direzioni, ma senza scosse improvvise. II fattore ci aveva spiegato che tutti gli animali che usava non erano allevati, ma catturati nel deserto, dove si riproducono senza intervento umano, e dove sono tollerati poiche non danneggiano l'ambiente non avendo zoccoli duri come i bovini, ma piedi che sembrano ciabatte: morbidi e silenziosi. Riprendendo il viaggio, abbiamo attraversato zone aride dominate dallo spinifex, un'erba con foglie aghiformi che nessun animale può mangiare. II paesaggio desertico e solo interrotto dai monoliti Eyers e Olga. Quest'ultimo, a chiamato cosi per onorare una nobile tedesca moglie di Amedeo, che diede il some ad un lago salato a pochi kilometri dai monoliti, per aver sussidiato esplorazioni. In questo deserto abbiamo incontrato una coppia croata appena sposata. La mia attenzione fu attirata dal marito che indossava un maglietta su cui c'era scritto: «Sono reduce da una vacanza in Croazia» Ferocemente nazionalista, il croato non si lascia scappare l'opportunita di fare propaganda. E' un meccanico disoccupato, dice Iui; non parla l'inglese ed a sposato ad una laureata di origine croata. Penso che la situazione sia anomala, poiche lei e intelligente e Iui ottuso come un angolo di 179 gradi. Credo infatti che il matrimonio sia politico. Come ha fatto Carolina, ragazza bellina, intelligente e laureata in scienze sociali, a sposare un giovane per niente appariscente ed ovviamente ottuso? Sii L'amore a cieco, ma in questo caso a anche sordo c muto. Comunque, anche qua, nel mezzo del niente, ho trovato la propaganda croata. Mi consola iI fatto che, dopotutto, il lago salato, cioe dei Sala, si chiama Amedeo e non Boglijubi... Arrivati al la roccia Ayres, il conducente, dopo aver spiegato i dettagli geologici, ci ha consegnato un certificato che aveva le seguenti voci: I Ho scalato la roccia 2 Ho iniziato l'ascesa ma l'ho abbandonata a meta strada 3 Veni, Vidi e Persi la voglia di tentare. Lidia ed io abbiamo subito contrassegnato la casella numero 3.1I monolito a grandiosamente spettacolare nella sua imponenza; a enorme come lo e quell'isola-continente che è la nostra patria d'adozione e come questa pieno di sorprese nella forma, nel colore, nei piccoli antri in cui l'acqua si accumula durante le rare pioggie per formare oasi verdissime e fresche; e un'isola nel mezzo di un oceano dove il sole sferza crudele ed implacabile. Le Olghe sono simili nella loro imponenza, come tante altre cose, luoghi, montagne, fiumi o laghi di cui e formato questo nostro pianeta; descriverle non e facile, poiché ti lasciano senza parola. L'unico commento che posso fare a di invitare il lettore di queste mie note di venire a vedere queste meraviglie della natura, e farsi una opinione propria. Son sicuro che non resters deluso. Dopo aver fotografato decine di volte il cambiamento di colore che spennella roccia e cielo al tramonto, silenziosi e pensierosi risaliamo sull'autobus per ritomare al lusso del nostro albergo, dove dopo una piccola cena ci abbandoniamo al riposo. Al mattino faccio la prima colazione solo ad un tavolo dove mi si avvicina un «dingo» il cane selvatico australiano che e affamatissimo. Mi dicono di non dargli da mangiare, perché pin gli dai e pia vuole e se non sfamato, tende ad attaccare. II povero animale zoppica, ed a chiaro se non fosse per i pochi bocconi di pancetta, uova e pane che la gente gli getta, morirebbe affamato. Comunque io gli lancio il cibo a distanze sempre pin lunghe, e quando credo sia il momento giusto per andarmene, preparo una dura palla col pane imburrato e la lancio il piu lontano possibile. Avendo creato la massima distanza fra me e l'animale me ne vado mentre il dingo zoppicante cerca il regalo di un turista qualunque che è arrivato alla fine della sua vacanza ed a pronto a ritornare alla noia della vita fra altri animali più bestiali, gli uomini, che credono di essere meno selvaggi dei cane selvatici. Riprendiamo la corriera per Alice Springs, dove ci fermiamo per una notte per poi ripartire per Adelaide. Ritorniamo alto stesso albergo, «Grosvenor», per soggiornarvi per altri 5 giorni. Durante quests periodo visitiamo i vigneti del «Barossa Valley», la valle che prende il some da una battaglia napoleonica in una località spagnola, Barosa, guadagnandosi una esse extra nel la versione inglese, per la stessa ragione per cui nel nome del nostro albergo la «esse» a muta, per cui Grosvenor si pronuncia Grov'nori Comunque la valle dei vigneti e stupenda dopo le pioggie invernali, ed i vini sono unici pel loro sapore. Una cantina, appena visitata, aveva 750-mila bottiglie in fase di invecchiamento. Ne comperai tre, ma all'arrivo a Perth ne ruppi accidentalmente una, quasi per celebrare il ritomo da una vacanza che non se scordaremo mai.» Amedeo Sala

Dal numero 2988

del 07/06/1997

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