I nostri morti - foto

MARIO BONIVENTO - foto Si è spento a Grado, dove aveva stabilito la sua residenza dopo l'esodo da Pola, Mario Bonivento. Aveva 81 anni essendo nato a Polo nel 1903. Aveva cominciato a giocare nel 1909 nella società «Giovani liberi calciatori., per passare poco dopo nell'Edera, pure di Pola, antagonista del Grion. Terminato il servizio militare, in Marina a Taranto, durante il quale giocò in una squadra locale della Lega centro-sud, venne ingaggiato dall'Edera di Trieste, con la quale partecipò al campionato degli anni 1924-1927. La juventus, che l'aveva scoperto, lo acquistò, pattuendo per l'ingaggio lire 20.000, cifra allora notevole, e una partita amichevole a Trieste; con la squadra torinese prese parte al campionato nella stagione 1927-1928 con calciatori i cui nomi prestigiosi appartengono alla storia del calcio italiano: Cambi, Vojak, Barison, Rosetta. L'anno successivo, in uno scambio con il fiumana Varglien, passò alla Busto Arsizio che l'aveva espressamente richiesto. Nel 1930-31 giocò con il Napoli; nel 1932 con il Livorno e nel 1934 fece ritorno a Pola dove giocò con il Grion. Nel 1936 divenne allenatore dell'Arsia. Ceduta Pola alla Jugoslavia non volle rimanervi e con la sua famiglia si trasferì a Grado, continuando però ad operare nell'ambiente calcistico; infatti ebbe l'incarico di allenatore del Pordenone. Abbandonata l'attività sportiva, si dedicò alla famiglia e ai nipoti formandosi nuove amicizie nell'ambiente gradese che lo apprezzò e stimò. Al suo funerale furono tanti gli istriani e i gradesi a dargli l'ultimo saluto. Condoglianze dell'Arena ai congiunti e in particolare alla figlia Ivonne, al genero Agostino Zuberti e ai nipoti Alessandro e Luca. Ha cessato di vivere all'età di 59 anni, a Firenze WANDA FRANCESCHINI NATA USILLA dopo inenarrabili sofferenze sopportate con tanta rassegnazione, lontana dalla sua nativa Orsera e da Pola dove visse la giovinezza, 'lasciando nella desolazione il marito Mario, le figlie Licia e Liliana, i nipoti ed il genero. Con grande dolore la sorella Fanny, assieme al marito Sergio Rusich, ai figli Silva e Dario, ne dà la tristissima notizia per mezzo de «L'Arena di Pola a tutti i parenti, amici e conoscenti, sparsi un po' dovunque per il Paese ed altrove. Firenze, 14 novembre 1984 INCONTRI Memorie a Napoli Alla messa celebrata a Napoli in memoria dei defunti giuliano-dalmati sono intervenuti per l'Anygd Fon. Barbi, presidente nazionale, Sterle, presidente regionale e Sterli, presidente provinciale. Don Schioppa ha detto la messa nella cappella giuliano-dalmata imbandierata; su ogni banco un crisantemo (la preparazione è stata curata da Matera, Micheli e Alessandro). Sono stati ricordati nominativamente tutti i defunti nel corso dell'anno. Alle letture si sono alternati Superina., Milotti e Montenovi. GISELLA CELLI VED: LENAZZI - foto Il 29 ottobre scorso è deceduta a Montagnana (Padova), dove risiedeva dal 1947 col marito Mario Gisella Celli ved. Lenazzi, esule da Pola dove era nata nel 1900. Affranti dal dolore ne danno il triste annuncio i nipoti Aldo Askerz con la moglie Silvia da Reggio Emilia, Silvia Celii col marito Roberto e Gianna Celli da Monfalcone.

Dal numero 2367

del 01/12/1984

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