I GIOVANI DELL' UNIONE ISTRIANI CONSUNTIVO POSITIVO del Gruppo pongistico - foto

ALLA presenza del Consiglio Direttivo della Sezione Giovanile si è svolta nella sala principale della sede dell'Unione degli Istriani la cerimonia della premiazione dei giocatori della squadra pongistica. Sono state consegnate le medaglie ai campioni regionali e medaglie di riconoscimento con diploma ai giocatori particolarmente distintisi e ad un dirigente elle ha attivamente collaborato all'attività della squadra. Alla cerimonia era presente M rappresentanza dell'Unione il dott. Aldo Cogliati. Il Presidente della Sezione Giovanile M. O. Visintini, Claudio Cociani ha esordito, dopo che tutti avevano ascoltato in piedi l'inno dell'Istria, ringraziando i giocatori per l'attività svolta, con un plauso particolare ai dirigenti Pietro Martinolli e Luciano Runco. Ha ringraziato pure a nome della Presidene.a i dirigenti dell'Unione per l'aiuto finanziario. Ha lasciato quindi la parola al Direttore Tecnico della squadra Mortinolli, il quale si è cosi espresso: «Ringrazio prima di tutto il Presidente della Sezione Giovanile per le cortesi parole rivoltemi; dovrei ora farvi la storia di due armi di attività: successi ed insuccessi — ma i nomi dei vincitori si ripeterebbero con troppa monotonia: Bruni, Rauco; Stacul in campo maschile e Di Benedetto, Bisiani e Zotti in quello femminile. Pensate un po': cinque titoli regionali assoluti alla chiusura della stagione passata; sei titoli regionali in questa stagione, più varie affermazioni parziali, possono essere motivo di orgoglio per -i nostri giocatori. Ma io vorrei parlarvi di alcuni giocatori che si sono distinti per la loro serietà e spirito di sacrificio, anche se le classifiche Possono risultare antipatiche essi lo meritano e conviene pure ringraziare un dirigente che ci è stato particolarmente vicino. A queste persone andranno i nostri piccoli premi ricordo, certi che apprezzeranno il segno della nostra riconoscenza anche se piccolo. Esso consiste in quattro medaglie, che andranno alle persone che ora menzionerò; in attesa delle suddette, che saranno consegnate quanto prima, consegnamo un diploma attestante il valido contributo a questo gruppo pongistico. «Il primo ad essere menzionato è colui in grazie al quale noi ci troviamo qui riuniti, il fondatore della squadra pongistica: Luciano Runco, che il 19 settembre 1960 proponeva al Consiglio Direttivo di concedergli di formare una squadra di tennie da tavolo. Appassionato giocatore, egli è stato per tutti un esempio; infatti se oggi non porta uno scudetto sulla maglia, lo deve al suo spirito di sacrificio, che lo ha fatto rinunciare al doppio misto di III categoria per concedere a Daniela Di Benedetto, sua compagna, di gareggiare nelle categorie superiori con un partner più dotato; il risultato che è stato raggiunto sarà sempre un piccolo premio al suo sacrificio. «Al secondo posto devo ricordare Tullio Paliaga, il qtiale ci è stato sempre' vicino, consigliere benevolo, generoso finanziatore; dobbiamo anche alla sua persona se siamo riusciti a partecipare ai Campionati Italiani. In evidenza ora una giocatrice, la signora Zotti. Il fatto d'essere, mi scusi se lo dico, la meno giovane partecipante di tutti i giocatori ai Campionati Italiani, torna a suo onore. Desidero comunque ricordarla anche per il gioco esibito. Essa è stata per tutti esempio di costanza, di volontà e di altruismo in questo anno in cui ci è stata compagna ed è stata, non possiamo dimentivarlo, valido sostegno morale a Daniela Di Benedetto per i tre titoli conquistati. «Ho lasciato per ultimi i Campionati Italiani, che sono stati nel nostro piccolo ciò che per le nazioni rappresenta il partecipare alle Olimpiadi e conquistarvi la vittoria. Non si possono descrivere quattro giornate di gare intense, ma vorrei potervi raccontare con quale gioia e commozione è stata salutata la prima faticata vittoria di Daniela Di Benedetto, faticata per l'inesperienza e l'ernozione, ma voluta fortemente e spettartele per la classe nettamente superiore alle avversarie. Gli altri due titoli sono stati più facili, ma da ricordare sopratutto quello di doppio •misto, in cui ha rivelato le sue vere possibilità che la pongono fra le più qualificate giocatrici nazionali. Se saprà mantenere serietà di preparazione e 'modestia, qualità di cui sono certo non fa difetto, potremo presto sentile il suo nome al primo posto in campo na,zionale. Prima di chiudere questo mio discorso e di lasciare la carica di responsabilità della squadra a Germano Zolfi, al quale auguro di tutto cuore di riuscire a conquistare successi maggiori di quelli ottenuti in questi due anni. vorrei raccontarvi l'episodio conclusivo capitatomi ai Campionati Italiani. Quando l'ideale sipario fu calato sui quattordicesimi campionati ed i giocatori, terminate pure le riprese televisive, avevano lasciato la grande palestra, nell'apprestarmi ad uscire sono stato avvicinato da un dirigente del G.I.T. e T. ilquale mi ha detto: .Ringrazi i dirigenti dell'Unione degli Isiriani•per aver fatto si che anche l'Istria sia stata rappresentata in questi Campionati e con ottimi risultati». Mentre ringraziavo per le cortesi parole, mi sembrò quasi di aver vinto un titolo anche io; s'era ottenuto più di quanto era nelle aspettative. Permettetemi di esserne orgoglioso». Il doti. Cogliati ha preso quindi la parola, augurandosi che si continui sulla strada così ben intrapresa, garantendo che l'Unione degli 'siriani aiuterà nel limite del possibile la squadra a vincere. Il dott. Cogliati, segretario dell'Unione degli Istriani, ha consegnato delle medaglie ai campiOni regionali e dei diplomi di riconoscimento a Luciano Runco, Tullio Paliaga, Assunta Zotti e Daniela Di Benedetto. Alla simpatica cerimonia ha fatto seguito un rinfresco. Questo il consuntivo dei risultati raggiunti in due anni dalla squadra pongistica sotto l'appassionata guida di Pietro Martinolli.

Dal numero 1326

del 05/06/1962

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