La Gazzetta Ufficiale in. 222 del 26 agosto 1972 ha pubblicato la legge 11 agosto 1972 n. 485 la quale all'articolo 23-septiee dice testualmente: «Le disposizioni di cui alla legge 1 febbraio 1962 n. 35, già prorogate con la legge 17 marzo 1965 n. 179, riguardanti il riconoscimento, a favore dei lavoratori della Venezia Giulia e della Venezia Tridentina, dell'opera prestata prima dell'entrata in vigore del regio decreto-legge 29 novembre 1925 n. 2146, ai fini ,dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti ed...

Lino Gorlato Milano Lire 1.300 Emilio Vasco Trieste » 300 Carlo Laube Bologna » 2.000 Domenico Capolicchio Torino » 300 Franco Ritossa Cagliari » 6.600 Severino Geissa Abbiategrasso » 800 N. N. Udine » 500 Ringraziamo di cuore tutti gli oblatori

segue ragazzina, per una pesca notturna. Dovevamo assistere ad una cosa meravigliosa. Abituale per i pescatori, s'intende, ma non per noi, cittadini del consumo. La sera era propizia. La notte s'approssimava. Pescare sardelle era per noi un qualcosa di fiabesco, poiché avevamo letto descrizioni di questo genere, ne avevamo sentito parlare, ma in pratica non ne sapevamo nulla. Fra poco, dovevamo diventare non solo esigiti, ma anzi, partecipanti attivi — anche se per una sera soltanto — del lavoro estenuante dei pescatori, provati dalle...

segue esempio, non può chiedere il beneficio di questa legge per il lavoro prestato dal suo defunto marito. CONTRIBUTI VOLONTARI. La legge contiene un altro rilevante beneficio. La precedente legge 4 aprile 1952 n. 218 ha statoilito che il lavoratore, il quale abbia cessato di lavorare, può continuare a versare i contributi volontari all'INPE per raggiungere il minimo pensionabile o per aumentare la pensione a condizione che risulti che negli ultimi 5 anni egli abbia versato contributi corrispondenti complessivamente ad un anno di...

Non l'errai più con quegli occhi candidi e la voce stupita a suscitare un'eco di adolescenza. Non verrai più. Ti guardavo, ti ascoltavo e tutti i pensieri di dubbio e di sospetto cadevano per non offuscarti. Disarmati si restava a te di fronte. E tu immaginavi cose che sembravano enormi per le tue mani, ma innocente sicura andavi nel bosco magato e i raggiri cadevano. Ti incantava la maestà degli alberi del tuo vecchio giardino, così vedevi gli uomini. Non scorgevi l'ombra e il veleno, tu che dalle anime sollevavi le acque...