Uscirà a fine d'anno un secondo album di Marcello Bogneri e Sergio Zuccoli, dal titolo «'Sta mia cara e vecia Pola». Saranno ancora immagini e rievocazioni della vita d'un tempo a riproporre il volto inconfondibile d'una città a quanti nell'esilio ne conservano indelebile il ricordo. Verrà spedito, senza altre spese, a quanti faranno pervenire alla nostra redazione l'importo di lire diecimila.

Durante la mia vacanza balneare in Istria presi l'occasione di andare a Pola a visitare 'quel che era una volta il porto principale di guerra. Arrivato alla stazione delle autocorriere di iPola scesi ansioso di sapere quel che ancora avrei trovato dopo 60 anni da che la imperial-regia bandiera di guerra fu ammainata per sempre. Attraverso via Venere giunsi al porto commerciale dove a destra vidi la stazione e sopra le vette degli alberi dal parco i piani superiori dell'albergo «Riviera». Davanti c'è il Molo Elisabeth che una volta era...

«Chissà que che '1 me porta?» el ghe diseva povero picio, 'vanti de dormir, e sento volte 'l ghe lo ripeteva, ma ela cossa ghe godeva dir? E quela uose che ghe domandava e «dirne, mama» e «cossa?» ogni momento, ghe taiava la carne, ghe taiava: iera per ela el so più gran tormento. Povero Nini, i altri quasi tuti, sveiandose doman, 'varia trovà se no zogatoleti, almanco fruti: ma lu gnente, lu iera un disgrassià. E lu che 'l iera bel come una stela, la vita sua, la so consolassion, el 'varia de trovar solo lu, quela matina, svodo el piato sul...

E 'indescrivibile l'emozione che mi pervade ammirando le immagini del meravigliala passato della nostra piccola ma favolosa città. Nell'Arena n. 2049 del 29 agosto scorso sulla pagina davanti c'è la fotografia della chiesa dalla Madonna del Mare (noi la chiamavamo la Chiesa della Marina). Mi saltano in mente immagini, episodi particolari di tante ore liete. Abitavo a pochi passi dalla chiesa; perciò la conoscevo benissimo. Ai lati 'principali dell'entrata, due leoni sostengono le colonne del portale. Quand'ero bambina quante volte sono...

Ha iniziato la propria attività a Gorizia, presso la sede dell'Ente Regione in via Roma 20, l'Ufficio stampa e pubbliche relazioni della Regione Friuli-Venezia Giulia che provvederà a fornire notizie di interesse provinciale e locale attinenti all'attività degli organi dell'Amministrazione regionale.

LUTTO. Un tragico incidente automobilistico ha immaturamente stroncato la vita dell'esule da Pola Francesco Valconi. Si era trasferito dopo la guerra a Milano, apprezzato per le sue capacità. Ebbe rapporti di cordiale amicizia e la sua casa offrì spesso ospitalità alla gente istriana. Alla vedova sentite condoglianze. LUTTI. Sono morti a Nere-sine Antonio Bracco, a 92 anni, e Antonia Ragusin ved. Zorovich, a 82 anni. Sentite condoglianze alla moglie Maria Bracco ed ai figli e fratelli degli scomparsi.

Novembre 1918 La resa delle navi austriache nel porto di Pola Novembre 1918 Carabinieri di guardia al portone n. 8 dell'Arsenale

La comunità giuliano-dalmata di Roma ricorderà, domenica 17 dicembre 1978, il 50o anniversario della prima guerra mondiale, con il seguente programma: alle 10.45, nella chiesa di S. Marco, al Quartiere giuliano-dalmata, Padre F. Rocchi celebrerà la messa e ricorderà i 600 mila italiani caduti nella Grande Guerra. Verrà poi deposta una corona d'alloro sul vi-fino monumento dedicato ai Caduti. I presenti potranno successivamente visitare il locale del museo storico giuliano-dalmata. Alle 13 avrà luogo al ristorante «Picar» (via...

5 novembre 1918 I nostri arditi entrano a Pola Sarà questa l'immagine storica della Redenzione Novembre 1918 La bandiera italiana sventola sull'incrociatore austriaco «Friedrich» nel porto di Pola

La Voce del Popolo, giornale italiano di Fiume, nei giorni 18 e 20 settembre 1978, annunciava il 35o anniversario dell'unione del litorale sloveno (Capodistria, Isola e Pirano) dell'Istria, Fiume, Zara, Cherso e Lussino «alla madre patria, la Jugoslavia». A parte il fatto che l'Istria e le altre località furono cedute con il trattato di pace del 10 febbraio 1947 e non nel settembre 1943, nessuno storico ha potuto dimostrare l'appartenenza nei secoli di queste terre alla Jugoslavia, dato che essa è nata dopo il disfacimento dell'impero...