«Dotor, xe un poco de tempo che son assai disturbà dele moroidì». «Un momento, bon orno; mi sori dottor in legge; chi lo ga mandà de mi?» «Ma, qua in strada, go domandà dove che xe un dottor de cui e i me ga dito: qua de sora, in secondo pian». Uccio Pastrovicchio

Il calcio appassiona poco a Gorizia per la crisi di società, sostituita da un centro di raccolta e d'i commercializzazione del prodotto «giocatore promettente». La ripresa perciò non è facile, nonostante la tenacia del presidente Zanin, un veneto con tanto entusiasmo e buona volontà. La scintilla capace di smuovere il pubblico non si sa come provocarla. [d'esse] Pro Gorizia di nuovo vittoriosa e primo posto consolidato. Il basket Il basket raccoglie sempre molte partecipazioni, non solo sugli spalti ma nelle palestre in cui s'addestrano...

Un pieghevole invita a Villa Manin per la mostra-mercato dell'antiquariato. Nella quarta facciata appare uno schema illustrativo della rete delle comunicazioni (viarie e ferroviarie) che collega a Passariano presso Codroipo. Si parte da Portorose, Trieste, Palmanova per arrivare a Venezia-Milano, con le intersezioni Udine Pordenone Conegliano Treviso e gli allacciamenti per Tarvisio-Vienna e Brennero Monaco. con al centro ovviamente Villa Manin. C'è altresì l'indicazione dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari e di Grado, e sull'asse Veneto,...

L'Editrice Nord ha pubblicato «Fondazione Id» di G. Musa (pp. 152, lire 4.000) che in una storia di ricerche psichiche condotte sullo straordinario pianeta Héteros, «popolato» dai globi di plasma, conferma la sua vocazione alla narrativa dell'insolito e del «meraviglioso», narrati in uno stile smagliante e «colorato», e «Il gioco dell'inferno» di .1. Brunner (pp. 192, lire 3.500), elegante romanzo fantasociologico dell'autore di «Tutti a Zanzibar», descrizione di una sottile «crisi di potere» e del progressivo orrore imposto dal «gioco» ad...

Un vaso de vetro col covercio e dentro un per de frasche se-che. Lo go messo sula vetrina e credensa e ogni giorno ghe cavo la polvere. La picia me disfi. «Mamma, cosa c'è lì dentro?» No posso dirghe che xe un poco de Pola là dentro, perché no la capirìa. Epur xe cussì: tre frasche seche ingrumade a Pola le me porta là ogni giorno. Che profumo de grata che sento: de timo, de finocio salvadigo, de ginestra, de sangrego; co' verso el vaso me par de esser sul monte. El profumo dele nostre case, dei nostri magnani, dela biancheria che se suga...

Su Voce Giuliana l'assessore regionale Sergio Coloni esamina la visita del ministro degli Esteri italiano a Belgrado e scrive tra l'altro, a proposito dei problemi economici: «In questo contesto Colombo avrà affrontato il discorso della zona industriale sul Carso che, per gli jugoslavi, sarebbe stato un modo di presentarsi assieme sui mercati dei Paesi emergenti. L'Italia non ha certo rinunciato a questo tipo di ragionamento di fondo, ma ha pensato bene di non fare le industrie nel ristretto ambito individuato dagli accordi, e di proporre...

Una parte degli importi impiegati in determinate strutture pubbliche debbono essere destinate a opere d'arte. Per la stazione confinaria la cifra era notevole (140 milioni). Perció il bando fu pubblicato sul giornale a più larga diffusione nazionale e la giuria fu composta con alcuni nomi di rilievo. La scelta cadde sull'opera di buon livello che oggi si può vedere realizzata. Ma fra i bozzetti scartati ce n'era uno presentato (anonimo come vuole la procedura) da uno scultore di vaglia che proponeva, nell'unione di due forme, la monumentale...

Gino Voltolina, «Le antiche vere da pozzo veneziane». Testi e ricerca storica di Linda Maviàn. Venezia, Fantoni, 1981, pag. 252, tavole 161, testo italiano e inglese, s. il p. Scriveva il Sanuto: Venetia è in aqua ma senza aqua. Già i primi abitanti della città dovettero far ricerche di vene idriche, costruire cisterne adoperando la sabbia come filtro dell'acqua piovana, scavare nel terreno pozzi profondi. La necessità affinò l'Ingegno, i pozzeri divennero maestri d'un'arte, d'una tecnica specialistica. Sorsero magistrature per soprintendere...

Si sono spenti il buiese Attilio Vida a 53 anni, enotecnico a Mantova, pianto dalla moglie Carla, dalle figlie Marina, Silvia e Marcella, dalla mamma Serafina, dai fratelli Mario e Argelia; Irma Barbana ved. Stefani da Verteneglio a 82 anni, pianta dai figli Silvia Premuda, primario all'ospedale «Maddalena», e Steno medico in America; Nini Roiaz di S. Domenica a 70 anni, pianto dalla moglie Cesarina; Rodolfo Cossetto a 79 anni, pianto dalla moglie Amelia e dal figlio L.; il buiese Giuseppe Bartoli a 72 anni; Caterina Drassich da Pinguente a...

L'albonese Caterina Garbini ha raggiunto il 25 novembre il traguardo dei novant'anni festeggiata dai figli Quintino, Adalgisa, Marcella, Romana, Dolores e tanti nipoti. Sposatisi a Montona nel 1921 Antonio Giuseppe Stifanich ed Emilia Laganie hanno festeggiato a Como i 60 anni delle loro nozze con i figli Ezio, Stella, Wilma e dai genitori e i nipoti. Hanno festeggiato le nozze d'argento Albino Babich e Maria Busletta.