Molto spesso coloro che si interessano di fenomeni sociali non li vedono nella necessaria prospettiva temporale, ma li immaginano appiattiti come se gli avvenimenti, con le loro cause ed i loro effetti fossero avulsi dal momento in cui sono maturati e dallo scenario in cui si sono svolti. In particolare essi dimenticano che le premesse — sociali, economiche e culturali — che esistevano in un certo periodo, possono essersi modificati completamente nel giro di pochi lustri, tanto da rendere improbabile o impossibile il verificarsi di...

foto Il dott. Bruno Mancini rivolge il benvenuto al partecipanti all'incontro Quest'anno anche Milano si e unita a Torino, Monfalcone e Roma per ricordare e festeggiare il Patrono di Dignano. Malgrado il cattivo tempo, molti sono stati dignanesi accorsi al richiamo di San Biagio, per vivere in forma comunitaria un momento di preghiera al mattino, con ia messa e la benedizione della gola, e un momento di allegria al pomeriggio, in ur convivio che ha voluto significare l'uni:o della Famiglia Dignanese e l'attaccamento ad essa, assieme alla...

Soltanto una cinquantina di persone, per la meta alunni della scuola elementare «Martinuzzi, ha assistito a Pola alla rappresentazione della commedia «Non li conosco più» di De Benedetti da parte del Dramma Italiano di Fiume. Ha commentato la Voce del Popolo: A prescindere da qualsiasi giustificazione di ordine meteorologico e televisivo, la presenza nella Comumita di Pola è ridotta ai minimi termini, in rapporto alla consistenza numerica del gruppo etnico nella nostra città; lo dimostra la trentina di persone adulte accorse alla...

L'Intervento di Ezio Picot, presidente dell'antica, benemerita Società operaia albonese di mutuo soccorso viva sempre in esilio Com'è consuetudine antica che dura da più di tre secoli, gli albonesi hanno celebrato anche quest'anno la loro festa di San Bastian che vuole ricordare la terribile notte del 19 gennaio 1599 quando le orde dei pirati Uscocchi assalirono la loro cittadina e gli abitanti 'reagirono salvando la loro vita e ie libertà comunali. Chiesta festa, particolarmente ed ancora più sentita nel tempo dell'esilio, sia sotto...

Parlandone con gli amici mi accorgo che questo fenomeno lo abbiamo osservato in parecchi. Quando si avvicinò il momento dell'esodo da Polo, c'erano delle persone — non ancora vecchie, ma già mature —, che erano letteralmente prese dalla {regola di partire, perché spaventate dalla prospettiva di poter altrimenti restar intrappolati. Non si sa bene se fosse semplice paura fisica di vendette nazionalistiche, oppure paura morale dell'abisso culturale e politico che ci separava dai nuovi occupanti, o ancora paura tout court. Così angustiavano...