1° maggio 2004 la Slovenia in Europa Franco Fornasaro, autore istriano, vive e opera a Cividale del Friuli. E’ scrittore e studioso, in particolare delle vicende del XX secolo È accaduto quasi nell’indifferenza. E’ successo a pochi chilometri da Cividale, dove abito attualmente. Un fatto a cui solo pochi anni prima non avrebbe creduto nessuno.Un avvenimento che segna la fine di un lungo periodo di separazioni e separatezze, sospetti e barriere antemurali, puntualizzazioni continue parossistiche, esasperate ed esasperanti, tanti fastidi ed...

Dopo Trieste, anche Gorizia ha ospitato il cittadino italiano, di nazionalità slovena, Sandi Volk per la presentazione del suo libro “Esuli a Trieste” (Edizione Kappa Vu - Euro17), avente come .. significativo sottotitolo: “Bonifica nazionale e rafforzamento dell’italianità sul confine orientale”. Un excursus... storico nel mondo degli Esuli divisi in buoni e cattivi. I buoni sono i realisti delle Comunità istriane; i cattivi, invece, gli irredentisti-fascisti dell’ANVGD. Apag. 27,il Volk irronizza sulla “pulizia etnica” messa in atto dagli...

A venticinque anni dalla morte di Tito, avvenuta nel maggio 1980, una carica esplosiva posta sulla sua statua nella nativa Croazia ha decapitato il busto che adornava il mausoleo del vecchio dittatore, sul quale, secondo le cronache, stavano crescendo le ortiche, ormai da tempo. Il gesto è sembrato assumere una valenza simbolica, chiudendo definitivamente un’epoca e liquidando in termini icastici l’esperienza politica del titoismo, già condannata, sul piano economico, dal disastro dell’autogestione e dallo sfascio della vecchia Repubblica...

L’Istria, non è più Italia. In una funebre e piovigginosa giornata si è sanzionato il destino di questa terra nobilissima, voluto dalla cinica e criminosa volontà dei vincitori. Per un momento, di fronte allo spaventoso avvenire di questa nostra terra, lo sgomento ci ha assaliti. 10 febbraio 1947: una data ben più tragica di quella che ricorda il distacco dei nostri cari. E sono migliaia, infoibati e deportati. Più che l’immediata e incombente persecuzione in atto - arresti, processi, saccheggi - ci ha raggelato il pensiero dell’Istria...

Giorno del Ricordo a Trieste: gli appuntamenti *** “Né panatica né scarpe” di Aligi Vidossi *** Asini e balilla di Mario Frezza *** Fasanus e i giochi nell’Arena di Danilo Colombo *** “Prese d’acciaio e pugni d’oro” *** Il quaderno dei versi polensi di Otello Soiatti di Licia Micovillovich *** Lettere in redazione risponde Silvio Mazzaroli

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA E’, in primo luogo, sul piano internazionale che le nostre speranze si scontrano con la realtà. La vicina Slovenia, già “europea”, si fa paladina del principio di proprietà, ma lo fa a senso unico; lo fa per richiedere la restituzione di cose che, sotto nessun punto di vista, le appartengono. Ignora lo stesso principio quando è lei a dover restituire quanto ad altri sicuramente appartiene. Nella sua legislazione non ci considera cittadini europei, bensì solo “italiani” - “nemici del popolo” (?) - e, come tali, ci...

Istria, terra amata-VENIERO VENIER Lo sapevo! Che mi ritrovassi in una cerchia di Amici - cari Amici, tali al punto da giustificare la “A” maiuscola - di grande valore umano e morale, non mi era affatto ignoto! Quel valore, espressione poi palese di un appartenenza alla civiltà e cultura istriana, che già aveva portato uno a scrivere le sue dolorose memorie (Francesco) per poi condensarle in un libro; un altro a mitragliare le pagine della “Arena” con la sua firma e le sue argute puntualizzazioni (Ruggero), oppure altri ancora ad infiggere,...

Tanto c’è voluto perché anche noi Esuli potessimo avere diritto alla nostra memoria; perché vedessimo riconosciuti, dalla nostra stessa Nazione, la tragedia ed il sacrificio del nostro popolo. La legge n. 92, del 30 marzo 2004, istitutiva del “Giorno del Ricordo”, c’ha sì restituito la “memoria”, ma si tratta di una memoria a cui è ancora necessario dare corpo, rendere trasparente ed accettata e, soprattutto, nota alla maggioranza degli italiani; a tutti quegli italiani che, per oltre mezzo secolo, non hanno visto e non hanno udito, spesso...

L’amico Mario Grubissa, già Consigliere della nostra Associazione, ci ha inviato la foto della mamma Antonia che, pensionata della “Manifattura Tabacchi”, il 17 gennaio u.s. ha compiuto la veneranda età di 105 anni. Alla gentile Signora, probabile decana dei Polesani in esilio, complimenti vivissimi ed auguri da parte della Redazione e di tutti i Lettori.

Gente mia, co’ noialtri ierimo pici, se no se voleva scomodar la cicogna, se usava nasser soto i cavoli. Mì invesse son nata soto i krauti, alias capussi garbi. El fato xe che li go magnai za prima de nasser! Mama me contava sempre che, oltre a nasser blu per el fredo che fasseva in quel febraio del ‘29, co el giasso fasseva s’ciopar i tubi de l’acqua, prima de far “ uehh, uehh” go vomità i capussi che ela gaveva magnà el giorno prima. Perciò de quà no se scampa: son nata soto el segno dei Krauti anca se,astrologicamente, son dei Pessi. Fin...