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L'anniversari' dell'infame ratifica ricordato dalle voci di 15/09/1948
BIAGIO MARIN L'agonia degli istriani (Continua dalla 1 pag.) Schiavitù, nella quale non v'è posto per nessuna libertà, nessuna esistenza. Si tratta per gli slavi, di eliminare per sempre gli italiani dalla Giulia, di rendere questa terra da noi lavorata per millenni, una terra esclusivamente slava. I fanatici nostri dei comunismo, erano sicuri, che quando un popolo si dà una costituzione comunisteggiante, è perciò stesso umano; ed ecco che risulta, e il Cominform lo ha bandito a tutti i venti, che sotto l'etichetta comunista, continua a...
Elargizioni varie 15/09/1948
Per onorare la memoria del loro caro ed indimenticabile zio. Giovanni Lauri, la famiglia Scattaro elargisce L. 500 pro orfanelli di S.. Antonio e L. 500 pro Arena. Dalla famiglia Galassi Luigi L. 200 pro Arena per onorare la memoria dei cari defunti abbandonati a Pola in seguito all'iniquo trattato di pace. Per onorare la memoria della cara nonna Rosina Cont ved. Mosna, Iris Colla offre L, 300 pro Arena. Per festeggiare il 20. compleanno. Ester Carbone elargisce pro Arena L 200 e L, 200 pro Orfa- nelli di S. Antonio. Per onorare la memoria...
BILINGUITA 15/09/1948
Atti e formulari del Comune di Pola sono ora scritti unicamente in croato. L'imbarazzo di quei quattro italiani che erano rimasti con i titini è profondo e maggiore la loro apprensione di essere licenziati per non conoscere l'idioma di Marko Kraljevic. A Gorizia invece sloveni e titini se ne stanno spavaldi al Comune e altrove e, alla faccia della democrazia, mirano a insediarsi nel consiglio comunale.
L'Arena settimanale ringrazia per un anno - La Direzione 15/09/1948
Avevamo incominciato a prepara re l'edizione settimanale de " L'Arene di Pola." prima della definìtiva ratifica del trattato di pace; quando ancora i pochi funzionari dichiarati indispensabili, amministravano se Stessi in attesa del momento dell'abbandono. A cavallo tra la cessazione delle edizioni quotidiane e l'inizio del le pubblicazioni in esilio c'era stato il periodo di un' Arena» trìsettimanale a scopo di mantenere un filo di collegamento tra i funzionari ancora residenti a Pola e il resto del monda Non era stato difficile notare...
A un anno di distanza il problema dell'assistenza è tutto quiABBANDONATÀ DAL GOVERNO la "pratica,... 15/09/1948
ABBANDONATÀ DAL GOVERNO la "pratica, è stata passata all' ordinaria amministrazione della burocrazia (continua dalla I. pag.) ancora seguito per l'opposizione della solita Russia e della Jugoslavia, ma la questione resta comunque ancora aperta ed è certo che la proposta tripartita è servita a smuovere le acque, prima stagnanti, della diplomazia e dell'opinione pubblica mondiale ed è anche valsa a dare corpo e sostanza quelle, nostre aspirazioni revisionistiche che, prima, sapevano solo di sogno e di chimera. In. qualsiasi modo si risolva la...
Reclams 15/09/1948
L'adio - Vignetta 15/09/1948
In Libreria 15/09/1948
Pubblica. la Lega Nazionale di Trieste, a cura del proprio Ufficio. Stampa .e Propaganda, una collana di opuscoli di volgarizzazione' storica giuliana di .indubbio interesse ai fini di un'opera di preparazione- conoscitiva nei più vasti. strati dell'opinione pubblica. italiana. Per la collana, che intende soffermarsi anche nelle sue prossime pubblicazioni ., sui momenti' storici, più significativi della storia giuliana, sono usciti sinora " Il. triestino Giulio Ascanio Canal i fratelli Bandiera " dì Pietro Sticotti, e " Domenico e...
El Bacalà 15/09/1948
8 agosto 1944 Sulla strada Dignano-Sanvincenti, quelli della « fratellanza » scavano un fosso, usufruendo del tombino stradale, per farci finire dentro il Vescovo che transitava in macchina. Il disastro è serio. Monsignor Radossi, gravemente ferito al torace ed alla testa, aveva un respiro affannoso, quasi un rantolo. Il segretario don Udina che, pur non avendo riportato serie ferite, era tutto ammaccato, sopratutto alle braccia ed avvilito fino alle lacrime per non poter portare aiuto al Vescovo si sente rincuorare dallo stesso: Gabi...
II commiato da Venezia 15/09/1948
(S.C.) Domenica 22 agosto nella austerità della Chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari in Venezia, il Vescovo di Pola e Parenzo mons. Raffaele Radossi, ha celebrato la sua Messa di commiato prima di raggiungere l'Archidiocesi di Spoleto, sua nuova sede. Come sua abitudine, l'illustre Prelato s'è rivolto alle centinaia di profughi che l'attorniavano, con quella schiettezza e quella sua particolare cura di evitare l'inutile retorica, che tanto l'hanno fatto benvolere presso i giuliani tutti; ed ha rifatto rapidamente la storia degli esuli, e...

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