Ci scrivono che… 13/04/1949
sabato scorso radio Trieste ha trasportato i propri microfoni a grado nei collegi del comitato rifugiati. Dopo il direttore del Filzi Pdottorrandi e quello della scuola arti e mestieri sauro signor Robba ebbero illustrato le finalità dei due istituti, i radiocronisti si trasferirono sui campi di pallacanestro per assistere e registrare le fasi di una partita tra le squadre dei due collegi. Vinsero i ragazzi del Sauro per 13 a tre. A chiusura vennero eseguiti dai conduttori del Filzi l'inno dei lombardi e l'inno all'istria i ragazzi del...
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Non è la mia primavera - Pia Marchesi 13/04/1949
Di nuovo la primavera e arrivata; forse per la prima volta non sono contenta. Una strana che una vera e questa di Venezia, dove solamente il cielo più serena qualche ramo verde giù dal vecchio muro annuncia nel rinnovarsi della nuova stagione. Sui palazzi bianchi di marmo batte più forte il sole e l'acqua lenta dei canali riflette ai loro piedi luminosii iridescenze. Ma io non sono contenta. Non è questa la la mia primavera; non sono pochi i rami verdi e un po'di cielo sereno che appagano la mia sete di sole, di aria libera, di limpidi...
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Pensiero d'Esilio - Pasquale De Simone 13/04/1949
Cammino, ma senza sentire i miei passi; rumore non c'è e quella strada deserta puô essere benissimo una immagine del tempo spettatore silenzioso e mutabile dei mille episodi della vita. Senza volgermi indietro, mi lascio avvolgere da quell'aria senza turbamenti, pura da inquietudini e da fissità allucinanti. Posso pensare di essere a Pola, attendere al di le dei limiti freddi delle case, la vastità del mare, il candore d'uno chiesetta a mica; riposanti tutto così semplice Ma poi la strada finisce e ci si ritrova chiusi nel limite di quel...
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Pasqua in Siana - vignetta 13/04/1949
La Pasqua ci fa pensare a Siana.
Oggi che siamo costretti a festeggiare per la terza Volta la più bella festa dell'anno lontani dalla nostra indimenticabile c sventurata Pola, non e senza accorato rimpianto che ricordiamo la linda
Chiesetta della Madonna delle Grazie e il vicino incantevole bosco, un tempo cosi accogliente e cosi riposante da portarne in ricordo nostalgico per tutta la vita.
L'antica Cappella delle Grazie era un tempietto in contrada Siana, quivi esistente fin dall'anno 1470, e nel 1885 sera ridotto a un misero edificio...
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La fanciulla vestita di rosa - Fulvio Monai 13/04/1949
sui giornali scrivevano che 30.000 polesani stavano per lasciare la città, ma Francesco, che leggeva avidamente e articoli sotto grossi titoli, non era uno di loro. Egli se n'era andato molto tempo prima, quando dopo l'armistizio le cose si erano messe male. Non che avessi avuto paura: egli non aveva mai offeso nessuno. Ma non gli era mancata la previdenza dopo l'8 settembre di sistemarsi con una sorella a Milano trasferito d'ufficio.
Oggi però una nostalgia acuta gli stringeva il cuore, al pensiero che non avrebbe più potuto vedere la sua...
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Case fatte di pietra e cartone - Steno Califfi 13/04/1949
C’è tanta tristezza nella vita degli esuli, nella loro vita quotidiana fatta di preoccupazioni e di dolori. E c'e tanta tristezza nelle loro lettere, quando quella loro sofferenza vien fermata,
senza sfingi minuti sulla carta lettera.
E' pesante la loro vita nei campi e nelle abitazioni multiple; e pesante forse quando e stata in mano del destino con essi. Non c'e respiro, non c'e pausa nella sofferenza dei profughi. Alla mattina il disagio del fornello che non s'accende, durante il giorno immane fatica del disoccupato alla ricerca di lavoro...
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Reclame " La Julia" 13/04/1949 |
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Momenti della Passione -Lina Galli 13/04/1949
a notte era oscura. Frusciava nel tiepido vento l'ulivo;
un gruppo silente seguiva Gest', Ma Egli era solo, saliva
sul monte Uliveto,
col pallido viso rivolto alle stelle intento lassù
già nel cenacolo vuoto,
di sopra alla mensa confusa la fiamma pian piano smoriva; brillavan sul desco i granelli del sale cosparso dal moto convulso di Giuda.
E Giuda nell'ombra spariva. Gesù.' camminava in silenzio, saliva, saliva il tormento
la sua solitudine immensa, la rete di odio già tesa, il fiele del tradimento.
La notte era oscura
frusciava l'ulivo...
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Signori in tuba 13/04/1949
(continua dalla II pagina)
gridando: vergognatevi. Siamo italiani non siamo bestie. A polizia sarò sotto, i musi dei cavalli contro gente . E quella stessa donna facendo scudo due piccoli figli, si fece avanti ancora tutte, decisa, risoluta, e la seguirono gli altri. I cavalli si tirarono in parte. E la marcia e prese tra le contestazioni dei signori in tuba. Nessuno fiatò. Ma a notte alta, dopo oltre 7 h di cammino quella donna aveva ricondotto la sua gente a Mohac.
Chi era quella gente.? Perché li avevano condotti là? Erano italiani,...
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Quarantotti Gambini nell'intimità domestica - Foto - Vladimiro Lisiani 13/04/1949
Didascalia: Lo scrittore Quarantotti Gambini con la nipotina
Pier Antonio Quarantotti Gambini quattro nomi un uomo solo; ma uomo capace di portarli. Su questo argomento e li scherza allegramente.-Mi chiamano -dice-il più grande scrittore d'Italia. Per statura, naturalmente subito aggiunge.
Ironia del caso. Grande così egli è andato ad abitare in una casetta a Venezia piccola come un guscio di noce. Ma quando una casa con loro i soli dentro fra le sue mura, ci dà l'impressione di essere affollata e tuttavia tranquilla, allora non abbiamo...
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